Lettera ai Prefetti del Veneto

Il Presidente dell’Associazione Gerardo Meridio ha scritto ai Prefetti del Veneto e al presidente della Regione Veneto Luca Zaia per chiedere chiarimenti sulla possibilità di movimentazione degli apicoltori chiamati a catturare sciami che in questi giorni iniziano facilitati dalle temperature
P.mmi. Prefetti del Veneto
Al Presidente Regione Veneto
Oggetto Apicoltori movimentazione e sciamature;
Buongiorno
scrivo per porre un quesito rispetto all’attività dei nostri Associati Apicoltori.
Le misure restrittive, previste dai vari DPCM e dalle ordinanze del Presidente della Regione Veneto, pare ormai acclarato, non si applicano all’apicoltura, sia alle aziende apistiche con partita iva che rientrano nella filiera agricola (codice Ateco 01) ma anche agli apicoltori per autoconsumo, come chiarito dal Ministero della Salute.
Entrambi hanno la possibilità di accudire i propri alveari perché, le attività zootecniche (tra cui rientra l’apicoltura) non possono essere sospese.
La legge 313/04 descrive l’apicoltura come attività zootecnica e chiunque detenga le api è considerato apicoltore, inoltre non andare dalle api potrebbe portare problemi sanitari e sciamature incontrollate.
Abbiamo consigliato agli apicoltori di ridurre al minimo i loro spostamenti e di utilizzare il modello di autocertificazione nel quale abbiamo inserito la seguente dichiarazione: “dichiaro di esercitare l’attività di apicoltore ai sensi degli Articoli 2, 3 e 6 della legge n. 313/2004 per la “Disciplina dell’Apicoltura” e in tale veste ho la necessità di recarmi in Apiario/associazione per acquisto materiale per l’accudimento e gestione degli animali come previsto dalla nota del Ministero della salute n. 5086 del 02 Marzo 2020 ed email del Ministero della Salute trasmessa dall’Istituto Sperimentale Zooprofilattico delle Venezie. Allego a tal fine il certificato comprovante l’iscrizione alla Banca dati dell’Anagrafe Apistica Nazionale (gestita sempre dal Ministero della salute) comprensivo del codice di allevamento, dei dati personali e delle postazioni di Alveari”, che si possono trovare in comune diversi dalla residenza.
Ciò premesso il problema che volevo sottoporre alla Vs. attenzione, e che ha già iniziato a verificarsi in questi giorni, è legato al fenomeno delle sciamature, un evento naturale che si verifica nel mese di aprile. Circa metà (30/40 mila) api, presenti nell’alveare lo abbandonano seguendo la vecchia regina e l’altra metà rimane nell’alveare con la nuova regina. Queste api si allontanano anche di 15 km dall’alveare e si posano negli alberi, nei muri, dentro le tapparelle, finestre, terrazze, camini, tombini, persino nei loculi cimiteriali ecc.
Ogni anno riceviamo centinaia di chiamate da privati, incaricati della disinfestazione, Comuni Scuole e Vigili del Fuoco, ciò perché trattandosi di api è vietato ucciderle e non sono attrezzati per la loro cattura.
Ergo se è chiara la possibilità, per gli apicoltori di recarsi nel proprio apiario per accudire le api (attività zootecnica)- anche se per questo pregherei di dare disposizioni alle forze dell’ordine che presidiano il territorio al fine di evitare equivoci – non è ancora chiaro se gli apicoltori possano, visto il pericolo che uno sciame può creare alla pubblica incolumità, recarsi a catturare uno sciame quando è loro chiesto un intervento.
Preciso che la cattura di uno sciame è un dispendio di tempo per l’apicoltore il quale per moltiplicare i propri alveari impiega meno tempo ed evita rischi di malattie dividendo un proprio alveare, ma è un servizio che svolgiamo in quanto tutte le autorità comprese Assl, Vigili del fuoco, Comuni, Polizia municipale ecc. invitano a rivolgersi a noi.
Proprio ieri un nostro associato, cui era stato chiesto di catturare uno sciame, si è rivolto ai carabinieri in provincia di Verona è gli è stato risposto che non può assolutamente uscire per questo intervento, spiace per quel cittadino che ha le api in casa.
Vi pregherei se possibile di chiarire questa situazione e informarci delle Vostre decisioni in modo da dare indicazioni ai nostri associati, che ad oggi per evitare il pericolo di sanzioni evitano di intervenire per la cattura degli sciami.
Grazie per l’attenzione e la cortese risposta.
Vicenza 7.4.2020
Dott. Gerardo Meridio
Presidente Associazione Regionale
Apicoltori del Veneto