Il 23 settembre a Roma il Presidente dell’Associazione Gerardo Meridio ha partecipato al Ministero della Salute, al workshop “Sanità e apicoltura: sfide e opportunità”, organizzato dall’IZS dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale” .
L’incontro ha riunito Istituzioni, associazioni di categoria e la comunità scientifica per discutere di formazione, normativa e innovazione nel settore apistico. Nel corso del workshop sono intervenute le Associazioni Apistiche Nazionali (Unaapi, FAI e MiC) che attivamente in maniera congiunta hanno collaborato ed interloquito con il Ministero della Salute per proporre le modifiche al D.Lvo 134,m e le organizzazioni veterinarie e cooperative con i propri rappresentanti.
Per la prima volta hanno partecipato congiuntamente al dibattito: il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, e il Sottosegretario di Stato alla Salute, Marcello Gemmato.
Al centro del confronto l’applicazione dell’Animal Health Law e del sistema di identificazione e registrazione (I&R) degli apiari, strumenti fondamentali per la gestione veterinaria e per l’accesso agli aiuti comunitari erogati da MASAF e AGEA.
Secondo i dati della Banca Dati Nazionale – Anagrafe Zootecnica, in Italia si contano 78.024 apicoltori registrati, 190.798 apiari e oltre 1,5 milioni di alveari. La produzione annua di miele, rilevata dall’Osservatorio nazionale miele, è pari a 21.850 tonnellate, con più di 50 varietà uniflorali. “L’apicoltura è un presidio insostituibile per la biodiversità e al tempo stesso un comparto produttivo di eccellenza,” ha dichiarato il Sottosegretario Gemmato, “con il recente Decreto Ministeriale del 27 gennaio 2025 abbiamo introdotto importanti revisioni al manuale operativo del Sistema I&R, semplificando il lavoro degli apicoltori e rafforzando prevenzione e biosicurezza. Sono convinto che il dialogo avviato con le organizzazioni apistiche sia la chiave per valorizzare il ruolo degli apicoltori e assicurare il futuro del settore.”La giornata si è conclusa con una tavola rotonda dedicata alle esigenze e alle criticità del settore, con l’obiettivo di definire soluzioni condivise per rafforzare il sistema sanitario veterinario e promuovere un approccio integrato One Health, che unisca salute animale, umana e ambientale. Fattiva e numerosa la partecipazione in presenza delle associazioni Unaapi tra cui Aspromiele, AAPI, ARAV, Arpat, Apilombardia ed ALPA LAZIO, a cui si sommano i tanti tecnici apistici Unaapi che hanno partecipato da remoto.
Il Presidente dell’Associazione Regionale Apicoltori del Veneto Gerardo Meridio è intevenuto a nome dell’UNAAPI auspicando la prosecuzione della collaborazione attraverso un tavolo tecnico fra associazioni di categoria e Ministero della Salute e Agricoltura ed ha suggerito delle proposte migliorative dell’attuale sistema:
- Per le movimentazioni di alveari all’interno della provincia negli apiari dello stesso codice, evitare comunicazioni alle ASL ma inserire in banca dati la scelta.
- Semplificare il cambio codice apiario nel caso di cambio residenza oggi piuttosto laborioso;
- Inserire in Banca dati una visione sulla mappa degli apiari per consentire ai servizi veterinari una maggiore facilità nell’individuare gli apicoltori da avvisare in caso di trattamenti fenomeno che nelle scorse settimane si è acutizzato nel veronese per la presenza di zanzare chikungunya;
- Un rinvio della scadenza dell’obbligo formativo di 18 ore fissata per il 31/12/25 per tutti gli apicoltori ordinari;
- La revisione delle linee guida sugli avvelenamenti del Ministero della Salute che coinvolgano anche i tecnici apistici e gli agronomi